Nella metà dell’Ottocento Vincenzo Contessi, insieme al suo partner Umberto Rinaldi, a Rimini diede alla stampa il suo saggio costituito da dodici riproduzioni “delle più rare e costose stampe dei più esimi incisori tolte dai quadri dei più valenti pittori italiani”. Fu questo l’inizio dell’attività di Vincenzo Contessi, dapprima fotografo, poi titolare di stabilimento fotografico, poi di premiato stabilimento.

La ritrattistica dei benefattori degli istituti Pii, costituita da tredici ritratti recentemente restaurati, s’inserisce in un contesto fatto di ricerca e padronanza della tecnica; infatti, osservando i ritratti sembra spesso mancare l’approfondimento psicologico del personaggio e la comprensione della personalità dell’effigiato. Per Contessi “l’arte è la padronanza della scienza, il possesso della tecnica di ottenere delle riproduzioni ben incise, corrispondenti al soggetto così come si presenti all’obiettivo, poco importa chi, come e perché”.

I ritratti più efficaci sono da attribuire al primo periodo della sua attività, per poi cadere in una registrazione meccanica di fisionomie anonime stereotipate e spersonalizzate.

Dal 1875 si nota nel suo lavoro una maggiore padronanza di accorgimenti che nella fotografia stavano diventando di pratica comune e gradita dalla committenza.

Curiosità:

Il premiato Stabilimento - Laboratorio prosegue la sua attività fino al 1939, quando l’ultimo dei Contessi, Galileo, muore.

Bibliografia:

Sonia Muzzarelli, La Cura attraverso l’Arte: piccole guide di storia e opere del patrimonio artistico della Romagna, Ausl della Romagna, centro stampa di Cesena, dicembre 2020

Sonia Muzzarelli, La Cura attraverso l’Arte: Il Patrimonio Culturale dell’AUSL della Romagna, Ausl della Romagna, centro stampa di Cesena, 2024

Per informazioni e prenotazione visita guidata inviare una e-mail a: patrimoniostoricoeartistico@auslromagna.it

Scarica La Guida - Rimini

Scarica La Cura attraverso l’Arte: il Patrimonio Culturale dell’Ausl della Romagna

Questa pagina ti è stata utile?