Al fine di affrontare le sfide connesse alla crisi pandemica Covid-19 e al conseguente rallentamento delle economie europee, l'Unione europea ha approntato, nel quadro del Next Generation EU, il Dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery and resilience facility – RRF), un nuovo strumento finanziario per supportare la ripresa negli Stati membri, il cui funzionamento è disciplinato dal Regolamento n. 2021/241/UE.

Il PNRR dell'Italia (Recovery and Resilience Plan) – acronimo di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato il 13 luglio 2021 con Decisione di esecuzione del Consiglio dell’Unione Europea, che ha recepito la proposta di decisione della Commissione europea - è il documento strategico che il Governo italiano ha predisposto per accedere ai fondi del programma Next generation EU.

Il PNRR è, in altri termini, lo strumento che traccia gli obiettivi, le riforme e gli investimenti che l’Italia intende realizzare grazie all’utilizzo dei fondi europei di Next Generation EU, per attenuare nel breve termine l’impatto economico e sociale generato dalla recente pandemia e, contestualmente, favorire nel medio-lungo termine una crescita del Paese, orientata ad uno sviluppo più equo/ecosostenibile ed inclusivo, basato su un’economia più competitiva, dinamica e innovativa. Si tratta, pertanto, di un insieme integrato, sinergico, congiunto di azioni ed interventi disegnati per rilanciare il Paese, dotandolo degli strumenti necessari per affrontare le sfide ambientali, tecnologiche e sociali di oggi e di domani e per contribuire a dare impulso ad una compiuta transizione ecologica.

Il PNRR quindi non è soltanto un programma di investimento tradizionale ma è pensato come un vero e proprio progetto trasformativo, nel quale gli stanziamenti di risorse sono accompagnati da un corposo pacchetto di riforme necessarie per superare le storiche barriere che hanno frenato lo sviluppo degli investimenti pubblici e privati negli scorsi decenni e le debolezze strutturali che hanno per lungo tempo rallentato la crescita e determinato livelli occupazionali insoddisfacenti, soprattutto per i giovani e le donne.

Il PNRR annovera tre priorità trasversali condivise a livello europeo (digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica ed inclusione sociale) e si sviluppa lungo 16 Componenti, raggruppate originariamente in 6 Missioni:

  • M1.Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura
  • M2.Rivoluzione verde e transizione ecologica
  • M3.Infrastrutture per una mobilità sostenibile
  • M4.Istruzione e Ricerca
  • M5.Inclusione e Coesione
  • M6.Salute

Il PNRR, è stato poi revisionato in data 8 dicembre 2023 con Decisione di esecuzione del Consiglio dell’Unione Europea (che ha modificato la precedente Decisione del 13 luglio 2021), integrandolo con una nuova Missione, dedicata a supportare il sistema produttivo nella transizione ecologica, accelerando la produzione di energia da fonti rinnovabili e potenziando le reti di distribuzione:

  • M7. REPowerEU

Il Governo italiano ha inoltre integrato e potenziato i contenuti del PNRR attraverso il Piano Nazionale Complementare (PNC) stanziando ulteriori risorse nazionali (ossia a carico del bilancio dello Stato), in aggiunta ai fondi europei previsti nell’ambito del Recovery and Resilience Facility (RRF).

Il Piano Nazionale per gli investimenti complementari al PNRR è stato istituito con il Decreto Legge n. 59 del 6 maggio 2021 (convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 101 del 1 luglio 2021), nell’ambito del quale sono individuate le risorse ed i programmi in cui è articolato.

L’Ausl della Romagna attualmente gestisce molteplici Progetti PNNR/PNC finanziati con risorse Next generation EU e/o nazionali, rientranti nei sotto riportati “box”, suddivisi per Missione.

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Rif. Allegato n.1 alla Circolare Ragioneria Generale dello Stato – Ministero dell’Economia e delle Finanze, n. 9 del 10 febbraio 2022

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