Lugo - L’Oratorio di Sant'Onofrio e la sua Confraternita
L'Oratorio di Sant'Onofrio, terminato nel 1679, fu voluto dal commerciante di panni Clemente Galanotti che, con testamento rogato da Vincenzo Azzaroli, dispose di trasformare una delle sue case in Ospitale, di costruire una Chiesa e fondare una Confraternita di 33 uomini come gli anni di Cristo vissuti in veste umana, sotto l’invocazione ed il titolo della Compagnia dell’Ospedale di Sant'Onofrio.
Le fonti d’archivio ci informano che la chiesa non si presentava con l’attuale paramento a pietre a vista: la facciata della casa del fattore e della chiesa erano originariamente arricchite con immagini di Sant’Onofrio e San Francesco di Paola. Successivamente, nel 1716, fu rifinita e rifatta nel 1745 a causa del manifesto degrado in cui versava.
La pianta interna presenta una sola navata con due cappelle laterali e la cappella dell’altare maggiore.
La cappella di sinistra, entrando dalla chiesa, fu dedicata originariamente a San Domenico e successivamente adattata al soggetto di san Giovanni di Matha a seguito dell'avvenuta aggregazione della Confraternita alla Compagnia della Santissima Trinità. La cappella di destra, invece, è dedicata alla Madonna di Loreto e venne lasciata in eredità a Giovan Battista Malerba da Francesca Locatelli, vedova del Galanotti. L’avvenimento è ricordato dalla lapide di fronte alla cappella.
La cappella dell’altare maggiore è dedicata, sempre per volere testamentario di Clemente Galanotti, a Sant’Onofrio come pure la facciata dell’oratorio. L’interno della chiesa è ricco di stucchi dal gusto tardo barocco ridondanti e pesanti che richiamano il potere della Chiesa post tridentina trionfante sulle eresie.
Nel 1913 l’Ospitale fu abbattuto assieme ad altri edifici apportando un allargamento alla Piazza Padella, oggi Piazza Calderoni. Il 17 maggio del 2012, dopo un importante restauro di consolidamento, l’Oratorio è stato riaperto al pubblico nella nuova veste di museo, accogliendo nel contesto cittadino originario, tutte le opere legate alle vicende sanitarie, primo nucleo del Museo diffuso d'arte sanitaria Romagnola.
Curiosità:
Nel 2018 , in occasione del centenario della morte del famoso aviatore, il feretro è stato esposto all'interno dell'Oratorio, come già avvenuto nel 1968, in occasione del cinquantenario della morte di Francesco Baracca.
Sonia Muzzarelli
Bibliografia:
Sonia Muzzarelli, Opere Ospitaliere Lughesi, Edit Faenza, 2008
Sonia Muzzarelli, La Cura attraverso l’Arte: piccole guide di storia e opere del patrimonio artistico della Romagna, Ausl della Romagna, centro stampa di Cesena, dicembre 2020
Sonia Muzzarelli, La Cura attraverso l’Arte: Il Patrimonio Culturale dell’AUSL della Romagna, Ausl della Romagna, centro stampa di Cesena, 2024
Per informazioni e prenotazione visita guidata inviare una e-mail a: patrimoniostoricoeartistico@auslromagna.it
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