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L’Ospedale “Santa Maria delle Croci” spalanca le sue porte ad una nuova donazione da parte dell’Istituto Oncologico Romagnolo: si tratta dell’ ecografo TE9 Mindray, dispositivo del valore di 31.500 euro che verrà installato presso l’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione.
Un macchinario di ultima generazione con caratteristiche uniche nel loro genere, che permetterà all’equipe diretta dalla dott.ssa Marina Terzitta di adottare tecniche di anestesia loco-regionali per la chirurgia ortopedica, per la chirurgia toracica e senologica con una definizione molto precisa, offrendo inoltre la possibilità di estensione nell'utilizzo anche in terapia intensiva, nello specifico per la valutazione del sistema cardiocircolatorio e dello stato volemico del paziente.
Si tratta del terzo dispositivo fornito dall’Istituto Oncologico Romagnolo alla struttura ravennate nel giro di pochi mesi: a dicembre 2023 era stato il turno del reparto di Anatomia Patologica ricevere un microscopio del valore di circa 15.000 euro volto ad esami su cellule e tessuti sempre più accurati per diagnosi e trattamenti sempre più appropriati, mentre a marzo era avvenuto il taglio del nastro di un altro ecografo di ultima generazione presso il Centro di Prevenzione Oncologica guidato dalla dott.ssa Dolores Santini.
Il filo rosso che accomuna queste tre donazioni è ovvio ma non banale, ovvero quello di mantenere e se possibile aumentare gli standard d’eccellenza forniti dai professionisti del “Santa Maria delle Croci” in particolare, e degli ospedali romagnoli in generale, nella presa in carico dei cittadini che devono accedere in corsia.
Come spesso accade, lo IOR ha potuto finalizzare l’acquisto dell’ecografo TE9 Mindray per il reparto di Anestesia e Rianimazione grazie anche alla sensibilità e all’amicizia dei partner con cui collabora: aziende che vedono nel miglioramento tecnologico nelle mani dei professionisti qualificati, e dell’offerta sanitaria ai cittadini delle nostre tre province, la maniera migliore per stabilire un rapporto virtuoso con il territorio in cui hanno sede.
Si tratta di CIA-Conad e il gruppo Amadori, realtà d’eccellenza del tessuto imprenditoriale nazionale con una tradizione di partnership solidali con l’Istituto Oncologico Romagnolo oramai di lunga data.
«Ringrazio di cuore queste due aziende che ci hanno affiancato in questa bella iniziativa a favore di tutti i cittadini di Ravenna – ha spiegato Mario Pretolani, Presidente dell’Associazione Volontari e Amici dello IOR nonché Consigliere di riferimento della no-profit per il territorio bizantino, nel corso della cerimonia del taglio del nastro – in un periodo di difficoltà economiche come quello che sta vivendo il nostro Sistema Sanitario essere vicini ai professionisti che si prendono carico della nostra salute laddove manifestino un’esigenza di cui possono beneficiare le persone che entrano in ospedale è fondamentale per dare valore concreto alla seconda parte del nostro motto, “insieme a chi cura”.
Si tratta di una responsabilità di cui come IOR siamo profondamente consapevoli e che di conseguenza prendiamo molto seriamente, come testimoniato dai vari interventi dei mesi scorsi.
D’altronde questo è il modo migliore di garantire ai tanti cittadini che ci dimostrano fiducia con le loro donazioni che tutti i loro contributi vengono poi effettivamente restituiti per il benessere collettivo.
Abbiamo molti altri progetti in cantiere per i prossimi mesi sempre a favore del “Santa Maria delle Croci” che sveleremo molto presto: da ravennate non posso che essere orgoglioso di questi investimenti che, lo ricordo un’altra volta, non potrebbero essere realizzati senza l’aiuto delle aziende partner che fanno affidamento su di noi e dei tanti cittadini legati alle nostre attività.
Se i romagnoli si riconoscono nella nostra organizzazione, come attestato dai numeri relativi alle sottoscrizioni del 5x1000 usciti recentemente, è anche per merito di gesti come quelli che raccontiamo oggi».
«Un sincero ringraziamento da parte mia e dei miei collaboratori per la generosa donazione di un ecografo di alta qualità e importante performance – ha affermato invece la dott.ssa Marina Terzitta – l’ecografo entrerà a far parte della dotazione tecnologica della nostra Unità Operativa e permetterà, grazie alle sue caratteristiche, di implementare la qualità della prestazione erogata nelle tecniche di anestesia loco-regionale in Sala Operatoria, cosa che riduce notevolmente l’uso dell’analgesia sistemica e quindi degli oppiacei per degenze più brevi e con meno effetti collaterali, e nella valutazione cardio-respiratoria dei pazienti critici in Terapia Intensiva.
Ulteriore valore aggiunto alla donazione è conferito dalla esistenza di una importante comunione di intenti essendo la donazione frutto della sensibilità di più realtà quali lo IOR, Amadori e Conad.
La generosa offerta è inoltre espressione dello stretto legame tra il territorio, le associazioni e la sanità pubblica nell’intento di sostenere e perseguire due obiettivi imprescindibili rappresentati dal bene dei pazienti e dall’esito della cura».
Presente, a rappresentare il “Santa Maria delle Croci”, Direttore del Presidio Ospedaliero di Ravenna, che ha aggiunto: «L'anestesia e rianimazione è un servizio fondamentale all'interno dell'attività chirurgica: il fatto di poter disporre di questa attrezzatura migliora notevolmente l'attività all'interno del nostro Ospedale.
Il fatto che l'équipe del reparto, diretto dalla dott.ssa Terzitta, abbia stimolato e sia riuscita a raggiungere l'acquisizione di questo dispositivo è un ulteriore stimolo a fare sempre meglio il proprio lavoro. Il ringraziamento continua nei confronti dell'assessore Andrea Corsini, sensibile nei confronti del territorio ravennate, che durante la sua attività è riuscito a coagulare una serie di realtà imprenditoriali locali - e non solo - per raggiungere l'obiettivo di acquisizione di questo strumento.
Il ringraziamento va poi ovviamente ai donatori che hanno contribuito all'acquisto dell'ecografo. Il nostro impegno sarà focalizzato a fare in modo che il dispositivo funzioni il più possibile a favore di tutti i cittadini che ne avranno bisogno».
Lo stesso Assessore Andrea Corsini era presente ed è intervenuto per ringraziare «a nome della Regione ma anche a nome del Comune di Ravenna, tutti i donatori coinvolti. Credo che questa sia una strumentazione molto importante per migliorare la qualità dei servizi di questo presidio, quindi grazie a tutti per aver reso possibile il raggiungimento di questo obiettivo».
Grande soddisfazione anche da parte delle aziende partner che hanno partecipato alla donazione. Luca Panzavolta, Presidente IOR e presente alla consegna anche in qualità di Amministratore Delegato di CIA-Conad, ha aggiunto: «Abbiamo accolto da subito con favore la richiesta dell’azienda sanitaria perché da sempre uno degli obbiettivi della cooperativa è quello di dare sostegno al territorio attraverso una serie di azioni di solidarietà in vari ambiti, dallo sport alla cultura, fino alla salute.
L’intenzione, in particolare con questa donazione, è stata quella di dotare l’ospedale e gli operatori sanitari di una tecnologia avanzata, che possa rappresentare un valore aggiunto nella cura e nel benessere dei pazienti. Una responsabilità ancora più importante con il rinnovo della mia carica alla Presidenza dello IOR, che mi rende ben consapevole delle necessarie sinergie tra pubblico e privato per poter continuare a garantire elevata qualità in un contesto economico attuale, molto difficile per la sanità pubblica».
«Siamo felici di aver dato il nostro contributo all’acquisto di questo innovativo macchinario e di averlo fatto con IOR e CIA-Conad, a cui ci lega una profonda comunanza d’intenti per lo sviluppo del sistema sanitario in Romagna, in questo caso per l’ospedale di Ravenna - commenta Denis Amadori, AD del gruppo – per la nostra azienda è un altro tassello nella politica di sostenibilità sociale e di vicinanza alle comunità in cui operiamo. Siamo ancora più soddisfatti quando possiamo farlo con istituzioni e aziende che formano, insieme a noi, una vera ‘filiera della solidarietà’ che contribuisce all’eccellenza di tutto il territorio».