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Garantire un ambiente confortevole e attento ai bisogni dei pazienti e delle loro famiglie, ponendo l’essere umano e non la malattia al centro della cura. Ecco il principale obiettivo del restyling dell’Hospice di Rimini, realizzato seguendo la direzione che vuole strutture in cui è il sentirsi accolto e a proprio agio, e non la sofferenza, il focus principale (recenti studi confermano l’influenza dell’ambiente sul benessere psico-fisico di chi lo frequenta). Si è svolta nel pomeriggio di giovedì 19 dicembre, proprio nei rinnovati spazi all’interno del Padiglione Ovidio, la cerimonia di ringraziamento per le donazioni destinate alle Cure Palliative e Hospice di Rimini, un momento di grande significato per la città.

Il sindaco: "A nome della città grazie ai benefattori ma anche a tutto il personale"

Lo ha confermato il sindaco Jamil Sadegholvaad nel suo saluto, partendo dalla recente esperienza personale proprio in questa struttura per assistere il padre. “Il senso di una comunità non risiede solo nella partecipazione agli eventi e alle cerimonie pubbliche – le parole del primo cittadino dopo aver visionato di persona il frutto delle donazioni -. E' nella continuità, nella quotidianità della solidarietà, del mutuo soccorso, del sostegno disinteressato che si misura esattamente la forza di una collettività. Questa giornata mette in evidenza come Rimini, come i riminesi, siano profondamente affezionati al luogo della salute e della cura. In un mondo e in una fase storica di egoismo sempre più esibito e arrogante, questo ringraziamento ha un valore assoluto e certifica come la comunità riminese abbia un grande futuro perché grande e partecipato è il suo cuore. E un sincero e sentito grazie, anche a nome di tutti i nostri concittadini, dobbiamo ai benefattori, alle associazioni che consentono di migliorare questo ambiente come pure a tutto il personale per la straordinaria umanità unita alla grande professionalità”.

Pittureri: "Scopo delle cure palliative è migliorare la qualità della vita con il controllo dei sintomi fisici e psicologici che provocano sofferenza"

Le cure palliative sono dedicate ai malati affetti da patologie non suscettibili di terapie volte alla guarigione – ha ricordato Cristina Pittureri, responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale Cure Palliative e Hospice di Rimini -. Il loro scopo è di migliorare la qualità della vita attraverso il controllo dei sintomi fisici e psicologici che provocano sofferenza. Sono rivolte a malati di qualunque età e non prerogativa della fase terminale della malattia. Nel nostro territorio cure palliative sono offerte con personale specificatamente formato e dedicato: in ambulatorio, al domicilio in sinergia con i medici di Medicina generale e i professionisti del Servizio Infermieristico Domiciliare, in Hospice e attraverso la consulenza nei reparti di degenza. Le cure palliative al domicilio aiutano il paziente a rimanere nel luogo a lui più caro, vicino ai propri affetti, evitando o riducendo il bisogno di ricorrere alle strutture ospedaliere. Quando non è possibile proseguire le cure nella propria casa è l’Hospice che può farsi carico dei bisogni di salute dei pazienti che necessitano di cure palliative, per poi riaffidare il paziente nuovamente alle cure domiciliari o all’ambulatorio di cure palliative. L’Hospice di Rimini è una struttura residenziale di 20 posti letto, in ampia camera singola, con accesso al giardino, dotata di numerosi comfort alberghieri come bagno in camera, TV, frigorifero, microonde e aria condizionata”.
La dott.ssa Pittureri ha voluto esprimere pubblicamente la massima soddisfazione per le donazioni ricevute: “Desidero ringraziare i nostri benefattori, anche i numerosi piccoli donatori che non possiamo elencare tutti in quest’occasione, per aver compreso le attività che proponiamo ai nostri pazienti, e lo dimostra il grande aiuto che ci hanno dato. E un caloroso ringraziamento va alle diverse componenti dell’azienda, a cominciare dalla direzione e dall’ufficio tecnico per gli sforzi compiuti nel supportarci in questo percorso”.

Raggi: "I nostri spazi si trasformano in ambienti che accolgono una comunità"

Presente all’evento anche Francesca Raggi, Direttrice del presidio ospedaliero:Ci tengo a sottolineare di persona il valore prezioso di queste iniziative, evidenziando un cambio di onda delle donazioni. Dagli investimenti in tecnologie stiamo passando sempre più a contributi del privato in favore dell’umanizzazione, in modo che i nostri spazi si stanno trasformando da ambienti legati alla funzione di cura e assistenza ad ambienti accoglienti una comunità, così da trasmettere il sentirsi a casa, e questo non vale solo per i pazienti ma anche per i professionisti che trascorrono qui tanto tempo. Il mio personale grazie per essere qui con noi va anche a Francesca Cesaretti: oltre ad essere una musicista di alto livello è una trascinatrice, che organizza eventi significativi e preziosi, un contributo speciale nel trasformare il nostro ospedale”.

Giannini: "Competenza relazionale fuori dal comune negli operatori di questa struttura"

Un ringraziamento di cuore a tutti i donatori per aver notevolmente migliorato e reso più umano e accogliente gli ambienti sia per i professionisti che i pazienti e le loro famiglie, che per noi è parte importante della presa in cura”, è stato espresso da Romina Giannini della Direzione Infermieristica: “Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente gli operatori di questa struttura, infermieri e OSS, che hanno una competenza relazionale che difficilmente si trova nelle altre unità operative”.

Da AIL Rimini 20 nuove poltrone letto e il concerto per pianoforte a 4 mani

Sono di vario genere i miglioramenti concreti attuati grazie alla sensibilità di associazioni e privati. In particolare AIL Rimini - Associazione Italiana Lotta contro Leucemie, Linfoma e Mieloma – ha donato 20 nuove poltrone letto, una per ogni camera, per agevolare il comfort (anche nelle ore notturne) dei familiari che assistono i propri cari in momenti delicati del loro percorso di cura. Inoltre l’organizzazione di volontariato riminese nell’occasione ha offerto un concerto speciale di pianoforte a 4 mani, tenuto dal duo Lucia Romanelli e Marco Allevi (musiche di Brahms, Rota e Gavrilin) e inserito nella rassegna "Un piano per un ospedale forte" che da anni grazie al coordinamento di Francesca Cesaretti dell’associazione Donatori di Musica (ha fatto da introduzione con un breve brano del suo nuovo disco in corso di realizzazione) porta l'emozione delle note fra i pazienti e il personale medico dell'Hospice.

Pinto: "Impegno a promuovere iniziative che uniscono cultura e solidarietà"

Questa giornata rappresenta un ponte tra il fulcro della nostra missione e l’anima della comunità – ha sottolineato Eduardo Pinto, presidente di AIL Rimini - Grazie al supporto dei tanti che ci sostengono nei nostri progetti, l’Hospice non è solo un luogo di cura ma anche uno spazio di accoglienza e serenità. La musica, con il suo potere universale, è come sempre un abbraccio che anche in questa occasione vogliamo estendere a ogni paziente, ai loro cari e al personale sanitario che ogni giorno si dedica con dedizione straordinaria. Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito e i musicisti che con il loro talento rendono ancor più completa questa giornata. È con orgoglio che confermiamo il nostro impegno a promuovere iniziative che uniscono cultura e solidarietà, perché crediamo fermamente che l’umanità si esprima al meglio quando ci si prende cura degli altri”.

Arredi donati in memoria di Maurizio Scarpi e Maria Letizia Trombetti in Napolitano

Una serie di arredi sono stati donati in memoria di Maurizio Scarpi, mobili che riflettono la continua ricerca del bello che ha accompagnato il donatore per tutta la vita, destinati agli studi di tutti i professionisti (medici, infermieri, OSS, coordinatrice e segreteria) e a due cucine, così da migliorare il benessere lavorativo di tutto il personale che si trova ogni giorno ad operare in un ambiente professionale particolare.

Nuovi mobili e arredi per le camere arrivano grazie ai fratelli Claudio e Michele Napolitano, a loro volta protagonisti con un significativo lascito “In ricordo dell’amata Maria Letizia Trombetti in Napolitano”.

Una Dacia Sandero donata dalla Fondazione Taccia

Inoltre un’automobile Dacia Sandero, per portare l’assistenza di personale medico e infermieristico specializzato ai pazienti che necessitano di cure palliative domiciliari, è stata donata dalla Fondazione Taccia, che si occupa di attività benefiche a favore dei pazienti oncologici, con attenzione particolare alle cure palliative, destinando il service 2024 a questo progetto.

A chiudere in bellezza l’iniziativa un rinfresco con brindisi e scambio di auguri in vista delle imminenti Festività natalizie.


Ultimo aggiornamento

20-12-2024 13:12

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Luogo
Ospedale "Infermi" di Rimini
Presidio ospedaliero di Rimini

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