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Una innovativa tecnica ibrida, tutta riminese, nel trattamento percutaneo endovascolare dell’aorta toracico-addominale. E’ stata messa a punto, infatti, dall’equipe di Chirurgia Vascolare dell’ospedale Infermi, diretta dal dottor Salvatore Tarantini, e presentata dal dottor Paolo Spath (membro di tale equipe) al 31° Congresso Internazionale di Angiologia (“Porto Vascular Conference”), svoltosi nella città portoghese dal 13 al 15 giugno, venendo poi premiata come migliore studio “rapid pace”.
I vantaggi di questa tecnica, mutuata dalla cardiologia
Si tratta, in particolare, di una tecnica mutuata dal mondo della cardiologia, ma che i medici del presidio ospedaliero riminese di Ausl Romagna hanno avuto la capacità di pensare e applicare in modo sistematico al trattamento endovascolare degli aneurismi dell’aorta addominale e toracica (EVAR/TEVAR).
Con questa tecnica si associano due dispositivi diversi (uno all’inizio e uno alla fine dell’intervento di EVAR/TEVAR) ottenendo un’efficacia comparabile alla procedura standard, ma favorendo una tecnica più semplice, meno costosa in termini di materiali, e sicura per il paziente che può tornare a casa il giorno dopo l’intervento di esclusione dell’aneurisma aortico, come ormai prassi nel reparto di Chirurgia Vascolare di Rimini.
I risultati pubblicati sulla rivista “Journal of Endovascular Therapy”
I risultati di tale tecnica, ormai applicata a Rimini su oltre 100 pazienti nell’ultimo biennio, hanno riscosso interesse a livello nazionale e internazionale, come testimonia anche la recentissima pubblicazione scientifica nella prestigiosa rivista “Journal of Endovascular Therapy”.