L’Azienda persegue la tutela della salute degli individui e della popolazione attraverso l'attuazione delle politiche sanitarie e socio-sanitarie regionali e territoriali.

L’Azienda, in coerenza con la programmazione regionale, al fine di offrire la migliore accessibilità ai servizi alle cittadine e ai cittadini, persegue la tendenziale autosufficienza della Romagna per le prestazioni di terzo livello, anche investendo risparmi derivanti dalla costituzione dell’AUSL Romagna.

L'Azienda assume all'interno del proprio territorio il ruolo di promotrice di politiche per la tutela della salute nella più ampia accezione e pertanto ricerca il contributo dell’insieme degli attori, istituzionali e non, capaci di contribuire al raggiungimento dei propri obiettivi. A tal fine, valorizza lo strumento della programmazione partecipata con gli Enti Locali, nell'ambito della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, con gli organismi di rappresentanza delle cittadine e dei cittadini e con le Organizzazioni Sindacali.

L’Azienda favorisce la collaborazione a tutti i livelli, la partecipazione allargata, la co-progettazione resa possibile dagli strumenti di gestione delle relazioni tradizionali ma soprattutto dall’utilizzo delle nuove tecnologie partecipative.

L’Azienda si configura come un’organizzazione di tipo reticolare, modello organizzativo e funzionale che meglio risponde alla realtà demografica e sociale del territorio della Romagna, caratterizzato da un elevato indice di dispersione della popolazione e policentrico. La logica reticolare rappresenta una risposta alle esigenze di integrazione delle funzioni assistenziali, a garanzia di un’offerta alla popolazione di servizi di qualità, sostenibili nel tempo, assicurando la continuità assistenziale per ambiti distrettuali. Il reticolo è l’adattamento al territorio romagnolo del tradizionale modello hub e spoke, accentuandone le caratteristiche di cooperazione tra i nodi, favorendo la mobilità dei professionisti e l’assistenza distribuita o centralizzata, adottando il criterio dell’intensità di cure combinando, nel modo più opportuno, lo specifico bisogno del paziente con la competenza dei professionisti e le caratteristiche della struttura.

Al fine di garantire alle cittadine e al cittadino la presa in carico globale e la risposta più appropriata, tutti i presidi dell’Azienda vanno considerati come strutture di un grande ospedale reticolare.

L’identificazione di aree di responsabilità discendono dall’integrazione delle reti strutturali, di supporto e clinico professionali. L’Azienda si configura quindi come una struttura a matrice di reti multiple a maglie non gerarchiche che si integrano con nodi e legami orizzontali e verticali.

Avendo ben chiaro questo quadro di contesto, l'Azienda, proprio per la complessità che deriva dalla unificazione di territori diversi per storie, culture, caratteristiche demografiche e sociali, modelli organizzativi preesistenti, deve procedere a riorganizzare la sua rete decisionale ed operativa secondo una visione realistica, pragmatica e gradualista, entro un orizzonte temporale adeguato e idoneo ad una transizione praticabile, al fine di garantire stabilità negli interventi di prevenzione e di erogazione assistenziale ai vari livelli.

La definizione delle politiche e l'individuazione di comuni meccanismi operativi è garantita dal livello di Direzione Strategica, temporaneamente la loro concreta attuazione è assicurata dai soggetti preposti al governo dei poli territoriali coordinati dal livello centrale al fine di perseguire l'unitarietà di conduzione aziendale., L'Azienda ricerca in questa logica, coerentemente con le linee d'indirizzo regionale, la differenziazione ed integrazione della propria struttura dell'offerta dei servizi sanitari e socio-sanitari per assicurare condizioni di equità di accesso e di prossimità ai servizi, con particolare riguardo ai servizi di assistenza primaria, alle attività ospedaliera e di base, ai servizi territoriali e domiciliari afferenti all’integrazione socio - sanitaria.

L'Azienda si impegna nella costruzione di un sistema basato da un lato sull’integrazione tra i nodi dei servizi ospedalieri, dall’altro sulla integrazione della rete ospedaliera con la rete dei servizi territoriali.

L’Azienda considera la comunicazione una delle leve strategiche per il raggiungimento dei propri obiettivi ed attribuisce alla comunicazione una profonda valenza relazionale finalizzata all’ascolto, all’accoglienza e alla presa in carico di tutte le cittadine e i cittadini che necessitano dei servizi offerti.

L'Azienda sviluppa una politica dell’appropriatezza dei consumi sanitari, anche attraverso una sempre maggiore alfabetizzazione sanitaria adottando a tal fine strategie di partnership con le cittadine e i cittadini.

L'Azienda, per il governo e l'orientamento della domanda di salute sul territorio, sviluppa forti sinergie con i medici di Medicina Generale, i Pediatri di Libera scelta e i Medici di Continuità Assistenziale.

L'Azienda persegue modelli organizzativi centrati realmente sulle persone e sulla continuità della cura e non sulle malattie, implementando un'organizzazione per intensità di cure, programmi di medicina di genere, di medicina d'iniziativa e di case management.

L'Azienda riconosce nel rapporto di collaborazione e cooperazione con le Università, che operano all’interno del contesto regionale, nazionale ed internazionale, anche attraverso forme organizzative strutturate, uno strumento di rilevante portata strategica per la produzione e circolazione della conoscenza.

L'Azienda si impegna ad aumentare la sua visibilità e trasparenza interna ed esterna, la sua comprensione ed accettazione da parte di tutti i portatori d'interesse. A tal fine l'Azienda si impegna affinché le culture professionali ed organizzative dei preesistenti ambiti aziendali si incontrino arricchendosi vicendevolmente, trasformandosi tramite processi di scambio culturali, con l'obiettivo di far proprie le migliori soluzioni adottate dalle Aziende precedenti.

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