Un nuovo modello di scatole per contenitori per guanti monouso
Un' idea semplice per ridurre lo spreco del guanti monouso.
Alle volte la soluzione più semplice è anche la migliore. È il caso dei guanti monouso in nitrile (o vinile) distribuiti nelle scatole di cartone che tutti conosciamo. L’estrazione dall’alto comporta un annoso problema: spesso ne escono più di quanti ne servono e i guanti in esubero o vengono gettati (e quindi sprecati!) o rimessi nella scatola vanificandone, perlomeno in parte, la sanificazione. Ma se fosse possibile estrarli uno alla volta come nelle scatole di fazzoletti?
Non c’è bisogno che ti dica che l’ospedale è un enorme consumatore di guanti monouso. Ma enorme. Ogni reparto, ogni operatore sanitario ne fa uso quotidiano, anzi non è infrequente che per la stessa procedura debba cambiarli più di una volta. A volte a buona ragione a volte… con eccesso di zelo.
Viene da chiedersi perché non vi sia stata un’offerta commerciale di questo tipo e, indovina un po’, ora c’è. La confezione si chiama top-down, i guanti si estraggono dal basso ed escono ad uno ad uno come i fazzolettini che usiamo per un fastidioso raffreddore o per consolare un’insopportabile delusione.
Abbiamo visto dei campioni e intercettato già una serie di potenziali criticità, ma prima di considerare l’acquisto e l’utilizzo massivo, cercando pertanto di risolvere prima tutti i vari problemi logistici legati al cambio di confezionamento, noi siamo troppo curiosi di conoscere i numeri.
O meglio: è così vero che questo tipo di contenitori riducono lo spreco di guanti? Di quanto esattamente? Il cambio di confezione non sarebbe oneroso, ma richiede comunque l’installazione di supporti a parete. Il supporto è materia e il montaggio richiede lavoro, il risparmio in termini ecologici (che in questo caso va di pari passo con i termini ecologici) è tale da giustificare l’installazione dei supporti?
Siamo in attesa di ricevere disponibilità di servizi volenterosi e motivati per fare un periodo di test e misura perché senza avere prima i numeri in mano non siamo capaci di dare risposte scientificamente certe.