CIRCE - JA transfer of best praCtices In pRimary CarE
Co-funded by the European Union under the EU4HEALTH Programme 2021-2027 (GA n. 101082572)

Joint Action sulle cure integrate per pazienti cronici complessi
CIRCE è una Joint Action co-finanziata dalla Comunità Europea che vede la partecipazione di 14 Stati Membri dell’UE e 49 organizzazioni sanitarie selezionate poiché rappresentative del sistema sanitario europeo. In Italia sono 18 le aziende territoriali (Enti Affiliati) coinvolte coordinate da Agenas (Autorità competente per l'Italia): si tratta delle Aziende sanitarie di Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Umbria, Piemonte.
L’Azienda USL della Romagna è una delle aziende sanitarie della regione Emilia Romagna e partecipa al progetto con un budget di quasi 160.000,00 Euro.
La JA CIRCE, partita nel febbraio del 2023 e di durata complessiva pari a 36 mesi, si propone l’obiettivo generale di migliorare e promuovere la salute nei Paesi dell'Unione Europea e di rafforzare i sistemi sanitari degli stessi attraverso il potenziamento delle Cure Primarie e della Medicina Territoriale, trasferendo nei Paesi Europei membri della JA 6 “Best Practice” - buone pratiche già sperimentate in 4 paesi dell’Unione Europea (Belgio, Portogallo, Spagna e Slovenia). Le buone pratiche rappresentano delle innovazioni nei sistemi di cura e sono state selezionate in base a evidenze scientifiche e metodologiche della loro validità e trasferibilità. L’ambizione del progetto CIRCE è proprio quella di attuare il trasferimento (in termini di implementazione, validazione e sostenibilità) delle 6 best practices nei restanti Paesi Europei convolti (45 siti di implementazione in 12 Stati membri con rilevanti differenze strutturali, organizzative e istituzionali nei loro sistemi sanitari), migliorando i sistemi sanitari europei (al di là delle specifiche differenze tra i Paesi) attraverso il rafforzamento delle cure primarie e della medicina territoriale.
Il processo di trasferimento sarà supportato da una metodologia scientifica “basata sulle evidenze”, che aumenterà la capacità degli Stati membri di implementare modelli di cura innovativi e di affrontare la trasformazione del sistema sanitario a questo livello di assistenza. Le azioni di trasferimento delle conoscenze includeranno un'ampia gamma di attività come workshop, visite e distacchi di personale, consulenze di esperti e programmi di peer learning.
Le buone pratiche selezionate sono:
- Associazione per la Salute Integrata - Regione Vallonia, Belgio
- Telemonitoraggio domiciliare nelle cure primarie per le malattie croniche e Covid-19 (TELEA) - Galizia, Spagna
- Assistenza integrata per pazienti cronici complessi e Piani d'Azione Personalizzati (PAP) - Andalusia, Spagna
- Progetto Essencial: aggiungere valore alla pratica clinica delle cure primarie - Catalogna, Spagna
- Azione per la salute dei bambini e dei giovani a rischio" e "Azione per la salute di genere, violenza e ciclo di vita" - Portogallo
- Centri di promozione della salute (HPC) – Slovenia
L’Azienda USL della Romagna è coinvolta nella Joint Action per l'implementazione e la diffusione della buona pratica proveniente dall'Andalusia e focalizzata sulle "Cure Integrate per pazienti cronici complessi". La buona pratica è basata sull'uso di PAP "Piani di Cura Personalizzati", analoghi al Piano di Assistenza Individualizzato (PAI) previsto in Regione Emilia-Romagna.
Il PAP ha come obiettivo quello della presa in carico omnicomprensiva del paziente con cronicità, puntando ad un miglioramento della qualità della vita del paziente nel suo complesso e ad una parallela riduzione del ricorso alle strutture sanitarie. L’approccio multidisciplinare al paziente include figure quali personale medico ed infermieristico, case manager, farmacisti, sociologi, con il coinvolgimento diretto del paziente stesso e dei suoi caregiver.
Nel più ampio contesto delle riforme portate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNNR) il trasferimento della buona pratica andalusa nel contesto locale rappresenta un’opportunità per l’aggiornamento degli attuali PAI e delle relative modalità di gestione anche dal punto di vista informatico, nonché un’ulteriore occasione di collaborazione tra l’ambito socio-sanitario e il territorio, con il forte coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale, dei caregiver e del terzo settore.
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Allegati
- Implementation Plan