Cos'è
Dal 1° gennaio 2022 è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 32/2021, in sostituzione del D.Lvo 194/2008, che stabilisce le modalità di finanziamento dei controlli ufficiali eseguiti dalle autorità competenti per verificare la conformità alla normativa in materia di sicurezza alimentare.
Come riportato all’interno del decreto stesso, “L’Azienda sanitaria locale, per i controlli ufficiali effettuati sugli stabilimenti elencati nell’allegato 2, sezione 6, tabella A del presente decreto, che commercializzano all’ingrosso ad altri operatori o ad altri stabilimenti – diversi da quello annesso e da quello funzionalmente connesso che vende o somministra al consumatore finale - una quantità superiore al 50 per cento della propria merce derivante da una o più attività di cui alla medesima tabella del presente decreto, applica le relative tariffe forfettarie annue differenziate in tre fasce di rischio, fatte salve le indicazioni previste nella medesima tabella.”
Le tipologie produttive degli stabilimenti assoggettati al pagamento di questa tariffa sono elencate nella Tabella A della sezione 6 dell’allegato 2 del decreto.
Le tariffe dovute sono calcolate dall'AUSL in base alla categorizzazione del rischio che in questa fase è definita dal “Protocollo Tecnico per la “Categorizzazione del rischio” degli Operatori del Settore Alimentare (OSA)”. Gli OSA (Operatori del Settore Alimentare) operanti nel territorio di competenze dell'AUSL della Romagna e che effettuano le attività di cui all’allegato 2, sezione 6, tabella A, devono trasmettere tramite PEC ai Servizi territoriali competenti del Dipartimento di Sanità Pubblica entro il 31 Gennaio , l’autodichiarazione prevista dalla norma compilata con le informazioni riferite all’anno solare precedente in allegato.
L’autodichiarazione va inviata dall’O.S.A. anche nel caso in cui ritenga di NON essere soggetto al pagamento della tariffa, dichiarando sul modulo il motivo di esclusione.